In un’epoca in cui sembra prevalere la furberia, l’avvantaggiarsi sugli altri, il perseguimento di scorciatoie, sostenere che si vinca con l’etica potrebbe suscitare una sana risata. La maggior parte degli esempi forniti quotidianamente da media infatti dimostrerebbe il contrario. Di politici corrotti, di briganti imprenditori che evadono o eludono il fisco, di perfetti sconosciuti che ottengono vantaggi economici a scapito della collettività, i giornali e le TV ne sono pieni e ci forniscono sempre più l’idea che per riuscire in questa nazione devi trovare anche tu la scorciatoia. Alla fine, in un mondo così corrotto finisci per dire “ma tanto fanno tutti  così” e prima o poi anche tu ti dirigi verso le scorciatoie che ti fanno uscire dal gregge. Se non lo fai, sei pervaso dalla rabbia,  te la prendi con le istituzioni che non funzionano e non ti sostengono (semmai ti ostacolano) e ci stai male. Stai bene, ti senti figo e furbo invece quando anche tu imbocchi la via più facile specialmente quando ti sembra di aver risolto quella insostenibile difficoltà. Ma stai davvero bene?

L’etica è un insieme di norme e valori individuali e morali che definiscono realmente chi siamo. Ognuno ne ha una cospicua dotazione che cerca in tutti i modi di rispettare. Davanti a ogni difficoltà che si presenta, l’individuo attinge alla sua coscienza scovando il modo per rimanere fedele alla sua etica nei tentativi di risolvere il problema. A volte però è difficile e appare così evidente la strada più facile lasciando l’individuo in un dilemma. L’imprenditore ha scelto un mestiere intriso di difficoltà costituite perlopiù da persone, soldi, istituzioni e desideri da realizzare. Ogni problema è un bivio nel quale non puoi stare fermo, perchè il mondo ti spinge avanti. Se la liquidità è un problema, ritardi i fornitori meno necessari (ma che non hanno alcuna colpa sulla tua liquidità). Se non riesci a tenere su le vendite finisci per forzare la mano (lasciando una scia di clienti insoddisfatti). Se un collaboratore non riesce a ottenere i risultati che richiedi lo accusi e lo denigri (peccato che in questo modo continuerà a peggiorare). In questi e molti altri casi, piuttosto che indagare sulla origine della difficoltà, affrontarla e scoprire il modo come risolverla, scegli di prendere la strada più veloce … verso la rovina.
Davanti a ogni difficoltà il bivio che appare presenta una salita o una discesa. La discesa è più facile e veloce. Nella salita devi premere l’acceleratore e hai paura di non farcela.
Dove ti porteranno queste due strade? Le discese hanno sempre una fine, un parcheggio, uno scantinato buio dal quale per uscire  (se hai la forza) devi tornare indietro con grande sforzo e risalire. A volte il carburante (la tua motivazione, la tua autostima che ti spingono in avanti verso il domani) finisce e giù non ci sono distributori nemmeno a cercarne uno. Sei costretto a lasciare la tua auto (la tua impresa, il tuo sogno) alla ricerca di un ascensore che non c’è.
La salita è impegnativa ma ti indirizza verso nuovi paesaggi, nuovi orizzontiPiù sali e più sei stanco ma pervaso dall’ormone della soddisfazione. Sei motivato, hai stima di te perché ti senti più abile, ancora una volta. E vedi il cielo sempre più vasto. Sei carico per affrontare nuovi bivi, nuove salite.

Prova a riflettere un secondo in più la prossima volta che sei davanti al bivio. Lasciati guidare dalla coscienza, lei ti suggerisce la strada giusta tu devi solo rafforzare il coraggio di percorrerla fino in alto.

Perchè la strada giusta, davanti a ogni difficoltà è sempre quella in salita. La via dell’etica sarà forse la più difficile tra quelle che ti appaiono ma per vincere oggi nel business di motivazione e autostima ne devi avere proprio tanta. Non la distruggere poco a poco andando in discesa finirai per andare in riserva. Il distributore della tua carica positiva è in cima anche se ora non lo vedi (ma forse lo immagini). Il tuo talento è capace di portartici se non lo sprechi.

Buon viaggio, in compagnia dell’etica.

Gaetano Seminara
Direttore Tecnico Osm Value

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