Quando stenti a raggiungere un risultato, o non lo raggiungi affatto, provi quella sensazione spiacevole che ti spinge verso un bivio: continuare a tentare oppure mollare la presa e lasciar perdere. Quanti di noi si sono trovati nella condizione di mollare sopraffatti dalle circostanze sperimentando per un po’ quell’amarezza che non può durare a lungo. Poco dopo che abbiamo sofferto quanto basta per farci rinunciare, interviene in noi il circuito di protezione a salvaguardia della nostra condizione di benessere chiamato giustificazione: “è difficile …”, “ma cosa pretendevi …”, “per colpa di …” solo per citarne alcune delle più gettonate (la lista in verità è molto lunga).
Ma facciamo un passo indietro. Sicuramente ti sarà noto che alcuni ingredienti sono fondamentali per raggiungere un risultato cui tieni: determinazione, perseveranza, ottimismo, credere in se stessi, pianificazione e tutte le altre abilità tecniche e comportamentali richieste per il raggiungimento di quel particolare scopo. Esiste però un altro ingrediente che spesso viene trascurato da chi si lancia in una nuova avventura. Il raggiungimento di un traguardo presuppone di tracciare un percorso che da A ci porti a B, e per arrivare a B occorre andare lungo il percorso tracciato. Durante questo tragitto occorre essere consapevoli dove siamo arrivati, se siamo ancora lungo il percorso o ci siamo fermati e soprattutto se abbiamo imboccato una strada non prevista e magari errata. Da quando nelle nostre vite è entrato con forza il navigatore satellitare, raggiungere determinate destinazioni è diventato un pò più facile, non è vero? Ti è mai capitato di vedere dei turisti che tengono in mano il loro cellulare come una bussola districandosi nelle strade per arrivare a piedi alla destinazione desiderata? Sembrerà banale ma a volte sapere dove ci si trova regala una sensazione di serenità (specialmente se prima ci eravamo persi!).
La stessa sensazione che provi quando sei consapevole del punto in cui ti trovi nel viaggio verso il raggiungimento del caro obiettivo cui tieni tanto.
Se in questo periodo stai cercando di ottenere qualcosa, sei consapevoli di dove ti trovi? Perché è fondamentale sapere quanto manca all’arrivo. Prendiamo il caso di un nostro amico che decide di ottenere un peso ideale e buttar via un pò di zavorra grassa per non sentire più il suo medico che urla ogni volta che lo vede in quella condizione. Capisce che deve farsi aiutare da uno specialista e va da un dietologo. Oltre alla intervista iniziale di rito e determinare il peso obiettivo desiderato (o consigliato) cosa chiederà al nostro amico di fare come prima cosa il dietologo? Si, proprio così, gli chiedera di pesarsi e stabilire il punto A di partenza. Tralasciando cosa farà il nostro amico durante il periodo che passa dalla prima visita alla seconda (speriamo che segua con disciplina tutti i consigli ricevuti), non appena arriva allo studio del dietologo cosa pensate che dovrà fare come prima cosa? Pesarsi e conoscere dove si trova. E’ lontano dal punto B di arrivo? Si trova ancora nel tragitto oppure no? A seconda di dove si trova, il nostro dietologo stabilirà se continuare con i consigli forniti oppure imporre delle modifiche, dei cambiamenti che lo riportano nel tragitto individuato all’inizio. Altrimenti il punto B diventerà una chimera. E così farà all’inizio di una nuova visita fino a quando il nostro amico avrà raggiunto il suo obiettivo.
Lo stesso vale nel business (e nella vita). Se vuoi migliorare qualcosa devi prima misurarla, avere un sistema che ti permette di sapere a che punto sei nella strada del miglioramento. Immagina di guidare un’automobile senza il tachimentro e di viaggiare in autostrada verso un importante appuntamento consapevole di essere in ritardo. Cosa fai? Vai veloce col rischio di prendere una multa senza precedenti oppure vai piano sapendo di dover gestire una magra figura? E poi, cosa significa veloce o piano? In ogni caso l’ansia regnerà sovrana all’interno di quell’auto. Con un tachimetro (e una buona dose di prevenzione sul tempo) tutto sarebbe andato meglio.
Se vuoi migliorare qualcosa devi prima misurarla. Vale per il fatturato, gli incassi, le proprie finanze e qualsiasi altro parametro che riscontri non ottimale nel tuo business. Farlo ti regala maggiore serenità, consapevolezza del da farsi e soprattutto una strana circostanza che più volte io personalmente ho riscontrato nel mio lavoro con gli imprenditore (ma anche personalmente): ogni volta che inizio a misurare qualcosa, questa inizia a migliorare. Ogni volta che un imprenditore inizia a misurare qualcosa di cui prima si lamentava, questa inzia a migliorare. Forse perchè il misurare presuppone attenzione e focalizzazione da parte di qualcuno e quando focalizzi qualcosa questa in modo naturale sembra si rafforzi. Non so a cosa sia dovuto ma succede.
E allora prova anche tu a sperimentare questo fenomeno. Inizia a misurare quello che vuoi migliorare e durante il “viaggio” apporta le correzioni che percepirai come naturali. Vedrai la destinazione, non più come un miraggio.