Parola ai consulenti OSM: Simone Vinciguerra
Nella nostra cultura il fallimento è spesso visto come qualcosa da evitare, un male che marchia la persona a vita. Come se dopo un fallimento non ci fosse altro, come se non ci si potesse più rialzare. Non è così. Il fallimento è uno dei doni più grandi di cui disponiamo!
Non sottovalutare l’importanza del fallimento
Hai letto bene, non è un errore. Oggi vorrei parlarti del fallimento e di quanto sia importante saperlo affrontare.
Sono Simone Vinciguerra, consulente Senior di OSM Value Medical. Mi occupo di aiutare gli imprenditori del settore odontoiatrico a raggiungere i propri obiettivi. In questo articolo non voglio parlare del fallimento societario ma di quello personale. Fallire nel raggiungimento di un obiettivo, di una sfida, di un compito lavorativo, o nelle relazioni.
Nella nostra cultura il fallimento è spesso visto come qualcosa da evitare, un male che marchia la persona a vita. Come se dopo un fallimento non ci fosse altro, come se non ci si potesse più rialzare. Non è così. Il fallimento è uno dei doni più grandi di cui disponiamo!
Pensaci bene: dove saresti oggi se non avessi fallito almeno una volta in qualcosa?
Magari in passato hai avuto un matrimonio fallimentare. Da quell’esperienza hai imparato qualcosa e oggi hai una relazione sana. Oppure in passato hai fallito con un cliente, e successivamente hai evitato di ripetere lo stesso errore. Quel fallimento ti ha guidato verso un percorso migliore.
O ancora, hai fallito nel selezionare persone, o nel gestire alcune di esse. Magari ci avevi puntato tanto e poi sono andate via… Quelle esperienze ti hanno permesso di selezionare talenti migliori e di gestirli in modo tale da farle diventare i pilastri della tua azienda.
Senza fallimento non c’è insegnamento, senza insegnamento non c’è miglioramento e senza miglioramento non c’è successo. Si potrebbe dire che il fallimento è la miccia che accende il successo.
Ogni volta che falliamo dobbiamo imparare qualcosa. Gli errori fanno parte del percorso, servono a rimetterti in carreggiata quando sei troppo sicuro di te o a farti ottenere il risultato quando non riesci a ottenerlo. Certo, devi essere in grado di accorgerti di alcuni fattori.
Ci chiediamo mai in cosa abbiamo sbagliato?
Se abbiamo fallito è evidente che abbiamo sbagliato qualcosa. Sì, ma cosa? Ci chiediamo mai in cosa abbiamo sbagliato? Questa semplice domanda può aprirci gli occhi e farci raggiungere il successo.
Conosco fin troppe persone che non si chiedono come migliorare, ma vedono il fallimento come una conferma di ciò che non possono ottenere. Solitamente a queste persone la vita va male e riescono a bruciare anche le nuove opportunità che gli si presentano.
Tutte le persone di successo che conosco sono arrivate al top solo imparando dagli errori. Ogni fallimento gli ha fatto capire cosa stavano sbagliando, così da fargli cambiare strada e ottenere risultati straordinari. Ma al di là della mia cerchia di conoscenze, parliamo di qualcuno di famoso che magari conosci:
Pensa a J.K. Rowling. Se si fosse lasciata abbattere dai suoi fallimenti, oggi non conosceremmo Harry Potter, fenomeno mondiale che prima di conquistare tale fama era stato rifiutato da diverse case editrici.
O che dire di Walt Disney, i cui cartoni vennero scartati perché, secondo alcuni, non aveva immaginazione e buone idee? Se si fosse lasciato abbattere non avrebbe creato una delle più grandi imprese del mondo.
Il succo è che dobbiamo imparare ad abbracciare il fallimento, perché è come un segnale stradale che ci indica dove andare. E quando stai guidando verso il tuo obiettivo, i tuoi sogni e il tuo futuro, non puoi permetterti di ignorare la segnaletica.
Simone Vinciguerra, consulente Senior di OSM Value Medical