Edwin Land, imprenditore e inventore americano. Ha fondato la Polaroid depositando oltre 500 brevetti

Edwin Herbert Land, considerato “l’ultimo dei grandi geni” è stato il fondatore della polaroid e inventore della famosissima (e omonima) macchina fotografica in grado di stampare le foto istantaneamente. Nasce il 7 maggio 1909 a Bridgeport, nel Connecticut, figlio di un commerciante di metalli russo e di una casalinga. Fin da bambino amava sperimentare tant’è che il padre, più volte, lo rimproverava perché smontava gli elettrodomestici di casa.

Dopo il diploma, frequenta la facoltà di ottica all’università di Harvard, ma l’abbandona dopo solo un anno per trasferirsi a New York. Nella Grande Mela studia da autodidatta nella biblioteca della città concentrandosi sullo studio della luce polarizzata. 

In quegli anni, inventa i primi filtri economici in grado di polarizzare la luce, che chiamerà pellicola Polaroid. Nel 1937 fonda, insieme al suo istruttore di fisica di Harvard, George Wheelwright III, la Polaroid Corporation per commercializzare la sua tecnologia di polarizzazione. All’inizio la produzione era destinata per fornire lenti per occhiali da sole e strumentazioni scientifiche.

Dalle lenti per occhiali alle macchine fotografiche

Durante la Seconda Guerra Mondiale collabora con l’esercito americano per sviluppare sensori ottici, bombe intelligenti e altre strumentazioni. Contemporaneamente la Polaroid immette sul mercato la sua prima macchina fotografica in grado di sviluppare le immagini in 60 secondi.

Ma la vera rivoluzione arriva più tardi, era il 1947, Land si trova in vacanza con la famiglia e dopo aver scattato una foto alla sua bambina di 3 anni, Jennifer, la figlia, gli chiede di poter vedere la foto scattata: è un’epifania. Sentito il suo avvocato, l’imprenditore statunitense registra il brevetto e un anno dopo inventa la Polaroid 95.  

Il genio di Edwin Land colpisce ancora!

La macchina fotografica in grado di stampare immediatamente una foto diventa un successo clamoroso. La tecnologia era “semplice”: grazie a un particolare involucro contenente una soluzione chimica che, al momento dello scatto, si rompeva, permettendo alla stessa di applicarsi alla pellicola che, durante lo scatto, passava attraverso i cilindri.

Una richiesta in continuo aumento si tradusse rapidamente nella produzione di diversi modelli, (110,80 e 700) e di nuovi tipi di pellicole (Types 31, 32, 41, 42, 43). Nel corso degli anni Cinquanta l’azienda registrò vendite superiori al milione. Successivamente, nel 1963, venne immessa sul mercato la prima pellicola a colori la “Polacolor” poi la Polaroid Swinger.

Il 1972 è l’anno dell’iconica Polaroid SX70, la prima macchina istantanea a colori Questa macchina fotografica pieghevole, utilizzava il processo di sviluppo asciutto e le immagini erano modificabili con effetti speciali. Anche per questo modello, la Polaroid Corporation fa registrare vendite record: pare che l’azienda ne realizzasse 5000 al giorno. Anche il modello successivo, la Polaroid OneStepLand fu un enorme successo, con l’introduzione della fotocamera istantanea con messa a fuoco fissa.

Polaroid vs Kodak: guerra, sconfitta e rinascita del brand

La concorrenza con Kodak è agguerritissima, le due aziende si sfidano a colpi di brevetti ma dopo l’abbandono di Land e l’avvento del digitale, la Polaroid alza bandiera bianca. La creatura di Land si deve arrendere alla grande crisi del 2008 e, dopo aver lanciato nel mercato la Instant Camera, i vertici della Polaroid cedono il marchio.   

Ad acquistarlo è un gruppo di tecnici ingeneri di Enschede, in Germania, acquista e rilancia il brand, operando un definitivo salto nell’era informatica: modelli con grandi display, fotocamere ad altissima risoluzione e dispositivi in grado di comunicare con smartphone, computer e tablet attraverso Bluetooth e Wi-Fi.

Quanto a Edwin Land, le cause della sua morte, avvenuta il primo marzo 1991 sono, per sua volontà, tutt’ora sconosciute. È stato l’ispiratore di un altro grande visionario, Steve Jobs. Uomo col fiuto degli affari ma soprattutto di scienza. Un ricercatore intenso e appassionato che ha accumulato più di 500 brevetti mentre era alla Polaroid, secondo solo a Thomas Edison.

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