Jan Koum, il quarantacinquenne che ha rivoluzionato l’impero della comunicazione con WhatsApp
Jan Koum, il quarantacinquenne che ha rivoluzionato l’impero della comunicazione. Parliamo di Whatsapp, applicazione di messaggistica istantanea creata nel 2009 che a oggi fa parte del gruppo Facebook Inc.
Jan Koum, nasce a Kiev in Ucraina nel febbraio 1976 da una famiglia di umilissime origini. All’età di 16 anni emigra in America a seguito della madre e della nonna con il sogno di una vita migliore. Grazie ad un programma di assistenza sociale, i tre riescono a trovare una sistemazione in un piccolo appartamentino in California.
La vita per Koum è tutt’altro che in discesa, la madre lavora come baby-sitter e Jan come addetto alle pulizie per un negozio di alimentari. In quegli anni cresce nel ragazzo la passione per l’informatica, studia da autodidatta i linguaggi di programmazione prendendo in prestito i libri dalle biblioteche e negozi di libri usati.
La scomparsa della madre e le amicizie importanti
Ma a complicare ancora di più la situazione arriva la diagnosi di cancro per la madre, con i tre che sono costretti a tirare avanti solo con l’invalidità della donna. Nonostante questo Jan si iscrive alla San Jose State University e trova un impiego da Ernst & Young come tester di sicurezza.
Nel giro di tre anni il giovane ucraino perde il padre e la madre, tali perdite lo convincono a lasciare l’università. Grazie all’amicizia di due smanettoni conosciuti all’università (Shawn Fanning e Sean Parker, creatori di Napster) entra in Yahoo! Un’altra amicizia sarà fondamentale per Jan Koum: è quella con Brian Acton, collega nell’azienda del motore di ricerca.
I due, nonostante caratteri forti e difficili, instaurano una grande amicizia e dopo 9 anni di lavoro decidono di licenziarsi da Yahoo! E viaggiare in Sud America per ritrovare stimoli e motivazioni. Al loro ritorno, dopo essere stati scartati da Facebook decidono di dare vita a un progetto tutto loro grazie al capitale messo da parte (circa 400.000 dollari).
Da una cena nasce WhatsApp
I due sono però alla ricerca di un’ispirazione e come sempre essa arriva quasi per caso. Una sera del 2009 i due informatici si trovano a casa di un loro amico russo Alex Fishman, scorrendo la rubrica dei contatti, notano come sarebbe interessante poter sapere cosa stessero facendo, come in uno stato: sono in palestra, al lavoro, ecc.
Da qui, i due iniziano a ideare un’app in grado di mettere in contatto tra loro le persone senza inserire né password né account, simile a Skype ma collegato al numero di cellulare. Grazie anche ai prestiti racimolati qua e là, nasce Whatsapp.
In pochi anni grazie anche al progresso tecnologico degli smartphone l’applicazione riscuote un successo planetario. WhatsApp diviene l’app di messaggistica istantanea più scaricata e utilizzata al mondo. Nel 2012 l’app viene valutata 1,5 miliardi di dollari con 400 milioni di utenti attivi al mese.
La cessione a chi li aveva snobbati
Il successo clamoroso attira l’attenzione di Mark Zuckerberg di Facebook, la società che li aveva rifiutati nel 2007 adesso bussa alla loro porta con un’offerta da capogiro. Il re dei social network mette sul piatto oltre 20 miliardi di dollari: i due accettano l’offerta.
L’unica condizione posta da Jan Koum fu quella di firmare l’accordo difronte una casa bianca, quella dove aveva sede l’ufficio per l’assistenza sociale, la stessa assistenza che diede a lui e alla sua famiglia un’opportunità!
Oltre al denaro, Jan Koum riceve un cospicuo pacchetto di stock option, una carica nel Cda di Facebook Inc, la carica di CEO di WhatsApp e un salario. Ma il 30 aprile 2018 lascia la compagnia e a 46 anni diviene uno degli uomini più ricchi al mondo. Secondo la rivista Forbes, ad oggi il suo patrimonio netto ammonterebbe a oltre 10,6 miliardi di dollari.