Quando ero all’università mi chiesero “Qual è la differenza tra Imprenditore e Manager?” Con un sorriso risposi, “Il coraggio. L’imprenditore ha coraggio!”. Questo mese vi riporterò la testimonianza di una donna coraggiosa, amministratrice della SIET SRL , composta da altri 7 soci oltre lei, un’imprenditrice siciliana di una grande realtà del territorio Ragusano, lei è Carmela Di Pasquale.
L’impresa, nata nel 2005 dal passaggio generazionale della storica SAECI fondata in società nel 1973 dal padre di Carmela, ha un assetto completamente nuovo in cui una squadra di persone, 8 soci in tutto, portano avanti un’impresa che continua a vincere nel mercato di oggi grazie ad un cuore che pulsa a metà strada tra tradizione e rinnovamento costante.
D. Ciao Carmela, parlaci un po’ della tua azienda.
R. 
iniziare a parlare della mia azienda è , come per ogni imprenditore affezionato alla sua impresa, parlare di persone di famiglia. La SIET SRL è un’azienda che si occupa di impiantistica elettrica ad ampio raggio, dal cambio della lampadina all’installazione e implementazione di sofisticatissimi sistemi di gestione di tutto quello che concerne l’illuminazione, la sicurezza, l’elettricità di una struttura. Operiamo su scala nazionale con servizi altamente professionali per esigenze di tipo sia civile sia industriale. L’azienda SIET è nata da una squadra forte di persone che hanno voluto credere in un progetto di crescita che ci ha portato sino a dove siamo oggi. I miei soci sono tutti collaboratori storici che per tanti anni hanno sostenuto la SAECI, un modello di gestione a mio parere innovativo rispetto al modello utilizzato nella maggior parte delle aziende.

D. Cosa significa oggi condurre un’azienda al femminile? Quali sono le difficoltà che una donna incontra nel fare impresa?
R.
 Come dicevo prima l’azienda di cui sono amministratrice sorge sulla forza di 7 soci oltre me, quindi non si tratta di una vera e propria conduzione femminile. Tuttavia, ritengo che la gestione orizzontale e quindi la connotazione fortemente collaborativa dell’azienda stessa in cui ognuno fa la sua parte con impegno e dedizione in un’ottica di cooperazione, affondi molte le basi su quello che significa essere donne, più aperte e accoglienti. Noi donne abbiamo un modo diverso, nell’azienda l’impronta di femminilità si estende soprattutto nell’attenzione alle persone, nella disponibilità alla comprensione e a venir incontro alle problematiche che una donna affronta nella gestione dei ruoli di madre, moglie, figlia. Ho una collaboratrice che lavora al mio fianco da 23 anni che non ha mai perso una recita o un momento importante familiare, o un’altra con cui ho rimodulato l’orario di lavoro per aiutarla a gestire le esigenze di un genitore anziano. Per una donna è difficile spesso conciliare tutto, io stessa sono madre di due ragazzi e la mia esperienza mi ha portato ad avere una maggior comprensione e proattività verso i miei collaboratori, donne e uomini che siano. Inoltre il settore in cui la mia azienda opera è molto tecnico e spesso fortemente a connotazione maschile, questo non mi ha mai limitato nel sedermi al tavolo delle decisioni importanti, pur essendo in una minoranza di genere. Sorrido ancora quando accade che qualcuno cerchi il Signor Di Pasquale C. e rimane sorpreso nella scoperta che dietro quella C. ci sia una donna dal nome Carmela. Ad onor del vero devo dire che nella mia azienda, essendo avvenuto molto gradualmente questo passaggio di responsabilità, il mio ruolo è ben accetto. Fuori dal mio ambiente invece sono contenta di ricoprire una carica istituzionale come consigliere della Camera di Commercio di Ragusa, perché questo mi dà modo di portare il mio contributo di donna e imprenditrice nel tessuto delle imprese siciliane.
D. Se dovessi guardare una diapositiva di com’era la tua azienda 3 anni fa, quali importanti cambiamenti vedresti oggi?
R.
 I cambiamenti sicuramente sono stati legati ad un monitoraggio costante del mercato e delle nuove tendenze, lo sforzo è stato nel andarvi incontro e nel rimodulare l’azienda in un’ottica di innovazione e di estensione dunque dei servizi. Abbiamo diversificato parecchio, lanciandoci a volte in contesti assolutamente nuovi, questo ha generato tanta linfa vitale e un grande determinazione nel portare avanti delle sfide che rispettassero comunque la nostra tradizione e la nostra mission. Abbiamo puntato sull’efficentamento energetico, tanto da divenire un’azienda certificata ESCO. Inoltre, abbiamo attivato per tutta la Sicilia un servizio di reperibilità H24 che desse un senso di affidabilità e sicurezza ai nostri clienti che possono così chiamarci ogni volta che ne hanno bisogno.
Il nostro target è costituito sia da privati sia da aziende, abbiamo declinato attentamente i servizi in base alle esigenze degli uni e degli altri, non risparmiandoci. Negli ultimi tre anni inoltre abbiamo dato molto spazio alla Domotica, un settore fortemente in evoluzione, che ci ha permesso di dare una grande mano ai privati nella progettazione e realizzazione di impianti domestici sofisticatissimi, in cui puoi controllare agevolmente tutto dal tuo smartphone a chilometri da casa.
D. Quali sono state le azioni che hanno richiesto fatica ma che hanno portato a risultati di inatteso successo?
R.
 Mi sovviene immediatamente lo sforzo incredibile che l’azienda ha fatto per aprirsi al mercato del fotovoltaico. Un grande investimento di energie nella formazione, nella programmazione aziendale, un settore che ad oggi ci ha permesso, insieme ad altre azioni, di tener duro in un periodo di crisi. Devo dire che l’azienda non ha subito i colpi della crisi, proprio per questa costante fuga dall’appiattimento verso la ricerca attenta di nuovi campi in cui investire, il settore delle energie rinnovabile e dell’eco-sostenibilità è certamente uno di questi.
D. In che modo OSM Value ti è stata utile nella sfera lavorativa e sociale?
R.
 Il mio incontro con OSM Value è stato utilissimo e di grande cambiamento sia per me sia per i soci con cui ho condiviso questo percorso. Ci ha dato un senso di consapevolezza forte, che ha alzato “il velo”, facendoci vedere le cose in maniera più obiettiva. Inoltre ha contribuito ad un’inversione profonda del punto di vista che ci ha portati a non subire ma a trovare sempre un modo per “fare qualcosa per”, abbiamo ritrovato la nostra causatività, alla base di ogni azione che vuole cambiare davvero le cose e l’ambiente intorno, facendoci partire da NOI. Spesso siamo schiacciati e tendiamo a vedere il nero, ma rimodulare il punto di vista in un’ottica di positività è sempre una buona base di partenza! Socialmente invece OSM ha avuto un impatto fortissimo nel donarmi apertura e direzione verso gli altri, soprattutto per una come me che ha una natura tendenzialmente timida. OSM ha ridato forza ad una squadra già forte di persone per bene che con dedizione realizzano progetti di crescita e di valore.

Spero che l’intervista vi sia piaciuta, e che abbiate sentito il cuore di una donna e dei suoi soci che portano avanti quotidianamente sfide faticose, non facili, a volte veri e propri terni al lotto.
Perché gli imprenditori hanno il coraggio di guardare lontano, di sognare l’inaspettato oltre ogni prevedibilità.

Dietro un’impresa di successo c’è sempre una grande squadra.

Maria Carla La Mantia
Consulente OSM Value

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