È arrivato il mese di ottobre, l’autunno è sempre un periodo di semina in cui le aziende si sfidano in nuovi progetti. L’argomento che la nostra newsletter ha voluto affrontare è proprio quello del management efficace delle risorse umane, e su quest’onda ho scelto di intervistare un’azienda familiare a cui sono molto affezionata e che negli anni ha migliorato progressivamente le sue performance nel mercato: OLIVERI SA DI CASA, di Domenico Oliveri e Lia Cusimano. Un’azienda solida che esiste dal 1984 quando Giuseppe Oliveri e la moglie Anselmo Giuseppina, i genitori di Domenico, decisero di fondare la SNC. E come tradizione vuole, generazione dopo generazione, l’azienda viene capitanata da un uomo e una donna, nel loro essere diversi e complementari insieme. Oggi Mimmo e Lia, secondo le loro preziose attitudini governano l’impresa rispettando i loro stessi ruoli, in un percorso di trasformazione, che ha scelto di far crescere l’impresa partendo dalle persone, di far squadra, creando un gruppo di lavoro vincente.

D. Ciao Lia, ti va di raccontarci quali sono state le scelte che hanno contribuito ad un aumento qualitativo delle risorse umane nella vostra azienda?
R.LIA CUSIMANO. Sicuramente riconoscere l’importanza di assumere degli specialisti. Spesso in un’azienda si tende a far ricoprire più ruoli ad una stessa persona. Succede spesso che il magazziniere si ritrova a rispondere al telefono, il venditore a fare il contabile, tutto ciò è impensabile! Ad un certo punto mi sono chiesta, ma se quando ho male ad una gamba vado dall’ortopedico piuttosto che dal medico generico, è perché voglio di più! Volevo che il mio cliente avesse la percezione di misurarsi con persone competenti e professionali, desideravo che avesse il meglio. Questo ci ha portati ad una profonda ristrutturazione delle risorse umane in azienda, con spostamenti di ruolo e soprattutto l’assunzione di nuove figure specialistiche in campi in cui ci sentivamo più deboli. Una cosa difficilissima, perché non avevamo contezza precisa delle mansioni, abbiamo dovuto prima studiare e poi decidere dove e come concentrare le azioni. Scelte di cui non ci siamo affatto pentiti, e che anzi ci hanno portato grandi benefici. Riconoscere l’importanza delle persone, ci ha resi ancora più attenti, di quanto già lo fossimo, a mantenere caldo e accogliente l’ambiente di lavoro: una persona felice, lavora meglio! Sono estremamente allineata con i miei collaboratori, tanto che quando vado in vacanza non ho alcuna preoccupazione nel delegare le mie funzioni!
D. Qual è il percorso che vi ha reso consapevoli delle possibili migliorie da apportare alla vostra azienda?
R. LIA CUSIMANO. 
All’inizio Oliveri era vocata al settore edilizio del business to business, con l’ingresso in azienda di mio marito, a poco a poco, ci si è aperti al settore del riscaldamento alternativo da fuoco (camini, stufe, forni a legna, etc), risale proprio a quel periodo la nascita della nostra head line “Oliveri sa di casa, sa di fuoco”. Nel 1999 ho deciso di affiancare Mimmo nella gestione dell’impresa, occupandomi immediatamente della ricerca di mercati alternativi in cui poter investire. Il primo passo importante fu renderci conto che l’azienda, nella sua struttura fisica necessitava di comunicare qualcosa, da lì un’importante progetto di ristrutturazione che ancora oggi ci vede coinvolti, la cui prima fase è terminata con la ristrutturazione anche di un elegante showroom. Via via che i lavori continuavano, ci rendevamo conto della potenzialità del nostro target: ogni azienda è fatta di persone, e noi, che godevamo della loro fiducia, potevamo prenderci cura delle case in cui quelle persone abitavano. Da lì la scelta di abbracciare nuovi settori merceologici, una ricerca costante di fornitori, l’alleanza con rinomati architetti, la scoperta dei trend e delle mode dell’Arredamento. Per comunicare, alla clientela fidelizzata e ai potenziali acquirenti, questa innovativa estensione a nuovi mercati, il claim è cambiato in Oliveri sa di casa, senza la parte finale. Abbiamo lavorato molto sull’attendibilità, dovevamo noi stessi diventare testimonial della nostra azienda, attraverso riorganizzazione degli spazi e l’arredo di essi, mostrare la nostra competenza e professionalità i un campo con cui non ci eravamo ancora misurati. La risposta dei clienti è stata eccezionale! Ci gratifica e incoraggia ancora adesso a continuare questo percorso di trasformazione “dentro e fuori” della nostra impresa.
D. Con uno sguardo al passato, quali sono stati i cambiamenti della vostra azienda negli ultimi 2 anni? E com’è cambiata la percezione dei vostri clienti?
R. MIMMO OLIVER
I. Due anni fa avevamo un’identità, oggi ne abbiamo un’altra. Come un bruco che si trasforma in farfalla. La cura del dettaglio e l’attenzione per l’arredo in azienda, messi in atto durante la ristrutturazione, la continua ricerca di nuovi prodotti, l’ingresso di nuove figure in azienda, l’attenzione per alcuni business particolarmente attrattivi, tutte cose che ci hanno portati ad uscire dall’invisibilità, ad essere ricercati da imprese e privati, progettisti e architetti di cui non sapevamo nemmeno l’esistenza, o che conoscevamo perché rinomati e che adesso vogliono aver a che fare con noi. Sono soddisfazioni che ci gratificano parecchio!
Un secondo segnale di forte cambiamento è stato quello di porre l’attenzione su noi stessi, capire che prendersi cura dell’azienda era in primis prendersi cura di noi, migliorandoci continuamente e costantemente verso l’eccellenza: un dinamismo che porta i suoi risultati.
Rispetto a due anni fa , i fatturati sono nettamente in crescita, il mio sguardo è diventato più attento, monitoro i vecchi business in attesa di cogliere il momento giusto per disinvestire, e intanto getto un occhio verso business più attrattivi e motivanti, soprattutto più apprezzati dalla mia clientela e che contribuirebbero ad aumentare la sua soddisfazione. Vedo i miei ragazzi più contenti, più partecipativi, non vedono l’ora di mettersi a lavoro su nuovi progetti. Alcuni li ho visti accendersi in riunione mentre parlavamo di cosa io e Lia volevamo fare, li ho visti lottare come leoni, impegnarsi con una forte responsabilità. È stato eccezionale, sentire di guidare una vera e propria squadra perfettamente allineata verso gli stessi obiettivi!
D. Cosa OSM Value ha fatto per voi e che ruolo ha avuto nella vostra crescita aziendale?
R. Mimmo Oliveri.
 Sicuramente ci ha dotati di conoscenza, ci ha permesso di perseguire l’eccellenza attraverso l’acquisizione delle competenze necessarie per fare impresa. Mi ha insegnato a ritagliare del tempo, dalle serrate attività quotidiane, per la mia formazione volta ad apprendere i metodi scientifici che prima non conoscevo affatto e che applicati fanno davvero la differenza! Adesso sono più sicuro nelle scelte da compiere. Inoltre mi ha insegnato a comunicare, il mio rapporto con i collaboratori è migliorato, riesco ad essere più sereno di fronte ad ogni tipo di informazione e a gestirla al meglio. Questo per me è stato un grande beneficio.

Non so a voi, ma a me la storia di quest’azienda è piaciuta molto, trovo emozionante il modo in cui Oliveri ha fatto impresa e questo forte senso di squadra che la contraddistingue.
Del resto, come cita Paolo Ruggeri ne Il nuovo Capitale “Il valore di un idea imprenditoriale è direttamente proporzionale alla qualità delle persone cui riesci a farla sposare”. Siete d’accordo? Arrivederci alla prossima uscita!

Maria Carla La Mantia
Consulente OSM Value

Spread the love