Madam C. J. Walker: la prima imprenditrice americana a diventare milionaria

Sarah Breedlove, nota come Madam C. J. Walker, nacque in una famiglia di schiavi liberati nel dicembre 1867 nella Louisiana. Era la quinta di sei figli. Visse con la famiglia in una baracca di legno e fino all’età di 7 anni, facendo umili lavori. Ogni anno aiutava i suoi familiari nella raccolta del cotone.

Rimasta orfana, si sposò all’età di 14 anni con Mosè McWilliams e tre anni dopo diede alla luce la figlia Lelia. Rimasta vedova a soli vent’anni, Sarah si trasferì a St. Louis trovando lavoro come lavandaia. A causa del lavoro e della scarsa igiene del tempo, Sarah, come molte persone dell’epoca soffriva di una malattia del cuoio capelluto, con conseguente perdita di capelli. La Walker sperimentò rimedi casalinghi e prodotti già presenti sul mercato fino a quando sviluppò un proprio shampoo e una pomata contenente zolfo per mantenere il cuoio capelluto sano, favorendone la ricrescita. La Walker affermava che la ricetta le era stata suggerita da un “big black man” (un grande uomo nero).

Qualche anno dopo fu assunta come venditrice di cosmetici alla Malone e si traferì nel 1905 a Denver, dove sposò il suo terzo marito Charles Joseph Walker, un venditore di inserzioni per giornali. Ma il ruolo di semplice venditrice le stava stretto e decise di mettersi in proprio vendendo la sua personale linea di prodotti per capelli sotto il marchio “Madam Walker’s Wonderful Hair Grower”. Dapprima le vendite si limitavano al porta a porta, ma ben presto furono ampliate in tutti gli stati del Sud prima e nel resto degli Usa qualche anno più tardi, grazie alla vendita per corrispondenza.

I coniugi Walker si stabilirono a Pittsburgh nel 1908, dove aprirono il Lelia College per formare quelle che chiamavano “hair culturists” o “Walker agents“: donne nere, che anziché dedicarsi a umili lavori di casa venivano formate come venditrici porta a porta con la possibilità di guadagnare molti più soldi. Le squadra di venditrici arrivarono a contare tra i 10mila e le 20mila unità; tutte in divisa con camicia bianca, gonna e valigetta nera. Ad esse, oltre alle nozioni di vendita, venivano impartite lezioni su questioni politiche e sociali, incoraggiandole a diventare economicamente indipendenti, proponendosi come esempio.

Madam C.J. Walker si trasferisce a Indianapolis

Nel 1910 la Walker si trasferì a Indianapolis, nell’Indiana, dove stabilì il suo quartier generale e costruì una fabbrica per produrre i cosmetici; intanto il mercato si estese anche nel centroamerica e nei Caraibi. Cinque anni dopo Madam C. J. Walker fondò ad Harlem, nel distretto di Manhattan, un salone di bellezza e la scuola per le venditrici.

Negli ultimi anni, l’imprenditrice, si occupò di politica, per promuovere le condizioni della gente di colore. In un primo momento fu snobbata da Booker T. Washington, ma nel meeting della National Negro Business League a Chicago in 1912, ebbe un posto sul podio. E volle narrare la sua storia:

“I am a woman that came from the cotton fields of the South. I was promoted from there to the wash-tub. Then I was promoted to the cook kitchen, and from there I promoted myself into the business of manufacturing hair goods and preparations” (Sono una donna che proveniva dai campi di cotone del sud. Sono stata promossa lavandaia. Poi sono stata promossa cuoca e da lì mi sono promossa da sola nel mondo degli affari ideando e realizzando prodotti per capelli).

Era iscritta e grande finanziatrice di numerose associazioni per la difesa dei diritti dei neri. Non disdegnò mai di esporsi in prima persona per denunciare le forti discriminazioni a cui dovevano sottostare le persone di colore negli USA e nel mondo. Ogni anno spendeva 10mila dollari per la formazione di giovani neri nei college del sud e inviava sei giovani al Tuskegee Institute. Poco prima di morire la Walker iniziò la costruzione del “Walker Building and Theatre” a Indianapolis. Il progetto fu completato dalla figlia Lelia e aprì al pubblico nel dicembre 1927.

Madam C. J. Walker morì a Villa Lewaro la domenica 25 maggio 1919 a causa di complicazioni dovute all’ipertensione. Aveva 51 anni. È sepolta nel Woodlawn Cemetery (nel Bronx), come la figlia Leila McWilliams. Alla sua morte il suo patrimonio valeva 6 milioni di dollari attuali (600.000 al cambio dell’epoca), ed è considerata la prima donna americana diventata milionaria con le sole sue forze.

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