Renzo Rosso, fondatore di Diesel: lo stile che ha fatto tendenza

Renzo Rosso nasce a Brugine (PD) il 15 settembre 1955 da una famiglia di agricoltori. Da adolescente frequenta l’Istituto Tecnico Ruzza di Padova, una scuola superiore specializzata nella formazione di tecnici per l’impresa tessile. A soli 15 anni, realizza con la macchina da cucire della madre il suo primo indumentoun paio di jeans a vita bassa e a zampa di elefante. Comincia così a produrne altri per venderli ad amici e compagni.

Dopo il liceo tenta la carriera universitaria alla facoltà di economia, abbandonata dopo qualche mese per lavorare come tecnico di produzione alla Moltex. Fondamentale in quegli anni il rapporto con Adriano Goldschmied, capo del Genius Group, un’importante holding italiana d’abbigliamento, che diventa suo mentore e socio.

Gli inizi però non sono dei più rosei, viene infatti licenziato per l’eccessiva pigrizia. Tuttavia, Rosso lo convince a farsi riassumere con una paga proporzionata alla produttività. Nel 1978, a soli 23 anni, fonda il marchio Diesel, proprio in società con Goldschmied.

Il nome Diesel viene scelto perché “diesel” è stato considerato il “carburante alternativo” nella crisi petrolifera; l’idea era che il loro fosse percepito come un marchio di jeans alternativo in contrasto con i marchi prevalenti di abbigliamento casual. Inoltre, la parola era un termine internazionale pronunciato in egual modo in tutto il mondo, proprio per rimarcare l’obiettivo di imporsi nel mercato globale.

Rosso intuisce che bisogna comunicare una sensazione al pubblico e per riuscirci punta sul vintage. Nasce così il jeans stone washed (lavato con pietre), trattato per invecchiarne l’aspetto. Ma strappi e fori non rientravano nella mentalità dei commercianti italiani, che li rispedivano in azienda considerandoli difettati. Ma se per l’Italia non andavano bene, per gli Usa si. Diesel dichiara guerra ai colossi a stelle e strisce come Levi’s e Wrangler e stravince.

Il successo è così alto che nel 2003 Rosso sarà definito da Suzy Menkes sul New York Times come il “genio dei jeans. Nel 1985 l’imprenditore veneto assume il controllo completo della società e rilevando le restanti azioni di Goldschmied in Diesel. L’anno prima, le vendite di abbigliamento Diesel avevano ormai raggiunto circa $5 milioni l’anno.

Da lì in poi la via è tutta in discesa, il marchio acquisisce diversi brand di moda, aprendo negozi monomarca in tutto il mondo. Oltre alle sue capacità di imprenditore, la chiave del successo di Diesel risiede nel marketing. L’approccio innovativo e l’utilizzo del web come canale di vendita permetteranno all’imprenditore veneto di imporsi come uno degli imprenditori più vincenti in Italia e nel mondo.

«Non ragiono mai con le statistiche, ma formo le mie idee parlando con le persone, guardando con attenzione ciò che mi circonda, stando sul Web».

Un imprenditore che non dimentica le sue origini contadine. Alla fine del 1992 Rosso acquista una fattoria vicino alla sede Diesel a Molvena in Veneto, dove iniziò a produrre vino e olio d’oliva. Oggi il terreno e gli antichi fabbricati agricoli sono considerati una riserva naturale.

Secondo la rivista Forbes, Renzo Rosso, 65 anni, 7 figli, ha un patrimonio di circa 2,5 miliardi di dollari. È stato proprietario della squadra di calcio Virtus Bassano e attuale patron del Vicenza Calcio. Con la Fondazione Only The Brave Foundation si occupa di opere filantropiche.

Spread the love