È arrivato Dicembre, un tempo di bilanci e di consuntivi. Spesso tirare le somme può far paura, perché i risultati potrebbero essere inaspettati. Allora perché non credere che siano POSITIVAMENTE inaspettati? Questo mese dunque parliamo di risultati concretamente positivi, nutriamoci di buone notizie e pensiamo a Dicembre non come un mese di chiusura ma come un mese di apertura verso nuovi orizzonti, un mese in cui apriamo le porte a nuovi progetti rigeneranti.
Su questo mood ho deciso di regalarvi la testimonianza di un uomo davvero straordinario: Giuseppe Madoglio, imprenditore della LATEX INTERNATIONAL ITALIA (guarda pure www.anticomaterassificioitaliano.com), un’avventura che ha avuto inizio con altri 3 soci nel 1999.

D. Ciao Giuseppe, parlaci di te! Raccontaci la tua storia imprenditoriale.
R.
 La mia storia in realtà inizia più che come imprenditore come consulente aziendale. Fin da subito ho sentito forte l’esigenza di costruire qualcosa di mio, iniziando la libera professione, anche a costo di una scelta impopolare, allora come oggi, ovvero di rifiutare un sicuro e allettante posto in banca. Ho cominciato oltre 30 anni fa a prendermi cura delle aziende, ma già allora cercavo di essere qualcosa di più di un loro centro di costo per la consulenza fiscale, diventando io stesso un elemento propulsore di idee e attività che andassero a beneficio dell’imprenditore e migliorassero lo stato di salute dell’azienda. Cominciai un percorso di specializzazione nella formazione che andava dall’organizzazione alla finanza che mi ha permesso di entrare in svariate decine di imprese e che ancora oggi mi fa sentire forte il desiderio di contribuire con passione alla crescita delle aziende che curo. Penso che la voglia di scendere in prima linea e aprire un’azienda mia abbia radici profonde nella storia della mia famiglia, già mio nonno, morto in età giovanissima a 35 anni aveva fondato un’azienda nel settore delle calzature, che dava lavoro ad oltre 50 persone. Anche mio padre, sebbene avesse intrapreso una carriera bancaria, giunta ad un alto ruolo dirigenziale, aveva sempre avuto il sogno di costruire la sua impresa. La sua morte prematura ha lasciato il testimone di questo progetto a me, che animato dal perseguire i suoi sogni nel ’99 insieme a 3 soci ho aperto la LATEX INTERNATIONAL ITALIA, nei settore dei sistemi di riposo.
D. Se ti chiedessi quale risultato concreto hai raggiunto negli ultimi tempi? Quali strumenti, pensieri, parole e azioni hai messo in campo per ottenerlo?
R.
 Come dicevo, sperimentare in prima persona l’attività imprenditoriale è stata una delle svolte principali della mia vita. Per quanto sia stato, e sono, consulente di direzione di decine di aziende, essere imprenditore era un’altra cosa! Per la prima volta mi misuravo con aspetti mai valutati, mi mettevo in gioco pesantemente, stando di fronte alle paure, alla voglia di farcela e dovendo gestire tutte una serie di emozioni derivanti dall’essere in prima linea. Il mio risultato concreto è stato aprire gli occhi sulle criticità, rendermi conto di una mancanza di allineamento al vertice nella visione prospettica dell’azienda. Non avevo soluzioni immediate, non sapevo davvero quali strumenti utilizzare per risolvere i problemi che la mia azienda stava attraversando. La mia continua formazione di questi anni, mi ha insegnato, tra le tante cose, a mettermi sempre in cammino verso conoscenze nuove. Ho cominciato a cercare un aiuto all’esterno, e da un incontro “fortuito”, ho incontrato la OSM e la sua scuola manageriale.
D. Cosa ha fatto OSM per te? Come ti ha aiutato a raggiungere il tuo risultato concreto?
R.
 Avevo un obiettivo ma non sapevo come raggiungerlo, non avevo idea di come affrontare queste criticità, avevo una visione chiara ma arrivarci era impossibile. OSM mi ha fornito la conoscenza e gli strumenti per raggiungere quella visione. Mi ha chiarito in maniera assolutamente completa quale fosse la mia condizione personale, cioè quello che stavo vivendo, e quello che ero io in quel momento storico, ovvero quali fossero le mie reali responsabilità. Perché è questo il punto di partenza, se non ci assumiamo direttamente le responsabilità di quanto ci accade, non ricerchiamo le conoscenze e non troviamo le soluzioni, vivendo in maniera passiva gli eventi con l’aggravante di minare la nostra serenità d’animo con azioni poco efficienti. Quando siamo giù di morale non vediamo le cose nella loro reale natura, quindi piuttosto che andare verso l’entusiasmo andiamo sempre più verso stati d’animi negativi di decrescita.
In quello stato è molto più difficile risolvere le cose, quando siamo in valenza negativa ti mancano idee, creatività, la voglia di trovare soluzioni reali e non apparenti o di comodo.
Una volta essermi assunto la piena responsabilità di tutto ciò che mi stava succedendo, OSM mi ha fornito gli strumenti indispensabili per gestire al meglio tutte le criticità che stavo affrontando. Avevo in mano la conoscenza giusta e fruibile che potevo immediatamente sperimentare e applicare. OSM mi ha ridato l’entusiasmo, ma non quello effimero e astratto, parlo di quella condizione emozionale favorevole che ho messo in atto attraverso l’applicazione delle mie conoscenze. Si parte sempre dal presupposto che l’organizzazione aziendale sia una cosa complicata, ma non è così, è una cosa semplicissima se sai dove e come operare. Trovare la soluzione alle criticità mi ha motivato, risollevando il mio stato emozionale, mi sono riappropriato di quel sogno iniziato nel 1999 e che avevo messo da parte schiacciato dai pensieri e dalle paure, è tornata la voglia di fare le cose, di costruire piani e fare progetti, tutte cose che avevo perso per strada pensando che non fossi più la persona giusta per, ma non è così! Era la mia condizione che non mi faceva più vedere il mio potenziale.
La tecnologia OSM è fenomenale, il mio giudizio, a fronte di tanti e tanti anni di formazione, è consapevole e dico davvero che quello che ho imparato e soprattutto la sua applicazione, ha causato risultati straordinari. Se parliamo di risultati concreti da quando ho applicato lo human test di OSM, ho avuto modo innanzitutto di lavorare su me stesso, migliorare le relazioni con i miei collaboratori, che da buoni sono diventati meravigliosi! E non è solo una questione di autogratificazione, ma è proprio a costruire un ambiente di lavoro sano e positivo, aumentando la produttività della mia squadra, composta da persone che stanno bene e quindi fanno stare bene me.
Oggi la mia azienda ha nuovi progetti, una vision condivisa, una produttività ottimale, sono davvero contento.
D. Un ultima domanda prima di lasciarti al tuo lavoro. Cosa consiglieresti a un giovane imprenditore che sogna di aprire la sua azienda?
R.
 Sono varie le cose che gli comunicherei, ma principalmente gli direi di lavorare sul proprio atteggiamento. L’azienda è sempre il riflesso dell’imprenditore, la consapevolezza di questa verità ti fornisce gli strumenti per migliorare a 360 gradi te stesso e di conseguenza la tua impresa. E più lavori su di te, e ti migliori, più è facile venire a contatto e riconoscere le persone come te, inserirle in azienda per raggiungere risultati inaspettatamente positivi. Lo human test ti agevola tantissimo nell’individuazione delle persone giuste. Ad un giovane imprenditore consiglierei dunque di organizzare bene la sua squadra, dare un assetto alla sua impresa in modo che lui possa dedicarsi all’unica cosa che un imprenditore dovrebbe fare: dedicarsi a trovare nuove opportunità di crescita, nuovi business e nuovi sogni da realizzare.

Come sempre spero che questa testimonianza Vi sia piaciuta, e se siete giunti sino a qui, ai miei saluti di commiato, immagino di si. Questa è l’ultima intervista del 2015 e vorrei lasciarvi con un augurio speciale: per questo 2016 che verrà, abbiate sogni da realizzare, progetti da implementare e le persone con cui condividere le vostre vittorie.
Buon Natale!


Maria Carla La Mantia
Consulente OSM Value

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