L’anno si sta per chiudere ed è mese di bilanci e consuntivi. Tuttavia, ci sono molti dei nostri clienti che un’attenzione speciale ai numeri ce l’hanno per tutto l’anno, magari non giornalmente, ma mensilmente di sicuro. Maria Celeste Rizzo è una di questi, attenta alle performance della sua attività ma soprattutto a quella delle sue persone. Ho voluto intervistarla per voi, affinché ci raccontasse di come si è trasformata la sua farmacia, da modello standard a business evoluto.
D. Raccontaci di te…
R. Mi chiamo Maria Celeste Rizzo, sono un’imprenditrice che guida una squadra di circa 10 grandi persone. Mi sono laureata a 21 anni, velocemente, e dopo un po’ di tempo a Londra, dove ho abitato per studiare tutte le nuove terapie alternative (fitoterapiche omeopatiche e di cura naturale) sono tornata a Palermo. Già giovanissima, ho iniziato a lavorare nella farmacia di famiglia, iniziando dal gradino più basso come magazziniera poi come commessa. A poco a poco la mia voglia di fare, la piacevolezza dei rapporti che intrattenevo con i clienti convinse mia zia a passarmi il testimone dell’attività, e da circa 20 anni gestisco la farmacia in piazza Mondello.
D. Se dovessi guardare una diapositiva di com’era la tua azienda 3 anni fa, quali importanti cambiamenti vedresti oggi?
R. Se dovessi guardare la mia farmacia, al suo layout, posso dire che a parte qualche disposizione, nulla sia cambiato sostanzialmente. Il vero cambiamento, la grande evoluzione è stata nelle persone, nei ragazzi, nei collaboratori, nel modo di costruire il rapporto anche con gli utenti, nel come siamo diventati una squadra allineata alle mete aziendali.
D. Si parla tanto di imprese evolute, di business evoluti, esiste secondo te un modello di farmacia evoluta? E in cosa la tua può considerarsi tale?
R.Non esiste un modello di farmacia evoluta, ma tanti modelli a mio avviso. Anche la nostra farmacia è uno di questi. La grande differenza, rispetto agli standard, è nel modo in cui si muove nel mercato. Noi guardiamo molto fuori, la vita di ogni giorno la portiamo dentro la farmacia, partendo dal singolo, sviluppiamo delle risposte che vanno bene un po’ per tutti, cerchiamo di risolvere le nostre problematiche personali e quotidiane in termini di servizio in più da offrire ai nostri clienti, che in un attimo possono prendersi cura di se stessi a 360 gradi dal farmaco, allo sport, alla cosmesi, alla prevenzione. Una vicinanza sempre più alla nostra clientela abituale, un ritagliare una farmacia ad hoc sulle esigenze di ognuno dei nostri clienti.
Ci sono “Persone oltre i camici”, noi ci spogliamo del nostro ruolo di farmacisti, e cerchiamo ogni volta, al di là del tempo e del guadagno di fornire una soluzione al nostro cliente fidelizzato e non, siamo esseri umani disposti a mettersi in gioco, a disposizione per dare un servizio davvero utile a chi è al di là del bancone. Un modello di farmacia evoluta, oggi a mio avviso va verso quello che possiamo chiamare Business Etico. Un modello Win-Win in cui tutti vincono: l’impresa il cliente, lo stato sociale.
La farmacia è una struttura molto radicata sul territorio, è un po’ come una sorta di chiesa, in cui tutti vanno e a seconda di chi trovano dentro, si confessano. E come tutte le chiese, che a mio avviso dovrebbero farsi parte attiva nella sfera sociale, anche la farmacia penso abbia questa mission di aiutare. E si può fare facilmente, investendo del proprio trovando un sodalizio tra farmacia, cliente e territorio, facendo fare un’azione ad ognuno di loro, piccola ma efficace.
D. Quali sono state le azioni che hanno richiesto fatica ma che hanno portato a risultati di inatteso successo?
R. Quelle in cui faccio fatica ogni giorno. Di base ho investito molto sui ragazzi e sulla loro crescita come persone e individui, curare l’anima per averne un risultato migliore in campo lavorativo, traducendo questo in un apporto economico per la farmacia. Ogni tanto qualche piccolo fallimento, ti porta a scoraggiarti, invece ogni giorno è nuovo, e vincere su me stessa, andare avanti, è quello che mi costa di più, ma che faccio ogni volta con nuovo vigore, e che mi riempie sempre. La nostra è una farmacia fatta di persone, e investire sulla loro serenità, sul loro mettersi in cammino sulla strada dell’eccellenza, in qualche modo aiuta la Farmacia Rizzo a mantenere la sua promessa sul mercato: un presidio sul territorio costante e continuo su cui puoi fare affidamento sia in termini di professionalità ma soprattutto di consiglio e sostegno.
D. Come hai conosciuto OSM e in cosa ti ha dato una mano?
R. L’ho conosciuta casualmente, come tutte le cose che conosci per caso e che alla fine hanno del buono. Me ne parlò allora una mia cara amica, che aveva fatto uno dei vostri corsi, dicendomi che gli eravate piaciuti gli eravate sembrati “diversi dal normale” e che da questa anormalità avrei potuto trarre gran beneficio. L’incontro poi con il mio consulente, Giuseppe Arata, la persona che ormai mi segue giornalmente e che mi ha dato una mano a riappropriarmi della mia serenità ha contribuito fortemente a continuare questo percorso di automiglioramento. OSM ha cambiato la mia vita degli ultimi 2 anni, ha cambiato me stessa, il mio modo di approcciarmi alle cose, il concetto della causatività mi fa camminare con le spalle più dritte, tutte le azioni che faccio le faccio perché le voglio, tutto va verso un obiettivo. Una presa di responsabilità verso tutti i miei risultati, che so possono dipendere solo ed esclusivamente da me e da quanto desidero vincere per raggiungere le mie mete. Se la fortuna è degli audaci, forse è perché gli audaci si cercano la fortuna.
Grazie per la vostra attenzione, spero che questa testimonianza vi sia piaciuta e chissà, magari un giorno avrò il piacere di intervistare anche uno di voi!
Buon Natale a tutti
Maria Carla La Mantia