Oratori si nasce o si diventa? Il carisma manifestato dai personaggi pubblici in grado di infiammare le loro platee ci farebbe pensare che le doti necessarie sono innate. Ma non è così. È una questione di tecnica e di coinvolgimento emozionale.
La prima cosa che dovrebbe chiedersi chiunque voglia affrontare da relatore una platea è “cosa desidero che facciano queste persone dopo il mio discorso?“. È il punto di partenza per qualsiasi intervento di public speaking, tutto il resto viene dopo. Se non ho chiaro il risultato che voglio ottenere con il mio discorso, come farò ad ottenerlo? Un direttore vendite riunisce i suoi venditori e fa un discorso per motivarli. Ma cosa vuole ottenere? Azione! Ovvero venditori che vendono di più. Un imprenditore tiene una riunione con i suoi più stretti collaboratori e affronta il tema della responsabilità e dell’iniziativa. Ma cosa vuole ottenere? Collaboratori che cambiano modo di pensare e di agire davanti ai problemi che si presentano quotidianamente in azienda.
Il secondo punto che consente di avere successo nel public speaking è la tecnica. Preparare una scaletta del discorso, allenarsi prima dell’intervento, seguire le regole di base della comunicazione efficace e della gestione della platea, sono azioni praticate con perizia da ogni conferenziere professionista. La tecnica può essere appresa senza difficoltà e ti permetterà di fare la differenza. Presentazioni video a supporto, diapositive e altri effetti speciali possono migliorare la qualità dell’intervento ma non sono parte della tecnica di base.
Il terzo fattore, il lievito per ottenere il risultato desiderato alla fine di qualsiasi intervento, è il coinvolgimento emozionale. Ma in cosa consiste? Due infanti sono uno di fronte l’altro, uno sorride e l’altro si lascia andare nel medesimo modo. In TV una signora racconta in lacrime la sua triste storia di vita vissuta e una giovane telespettatrice si commuove allo stesso modo. Lo sfogo di entusiasmo di un atleta dopo che ha vinto la gara entusiasma allo stesso modo i suoi amici. Le emozioni fanno agire. Il nostro stato emozionale che abbiamo durante l’intervento di public speaking determina il grado di risultato che otteniamo. Il coinvolgimento emozionale che vogliamo causare nella platea che ci ascolta deve partire da noi. Se riteniamo che ciò sia difficile, forse non sappiamo che anche questa abilità può essere allenata negli individui attraverso una formazione mirato. Se pensavi che quel grande personaggio che hai in mente fosse naturalmente dotato, sappi che avrà investito tanto tempo per diventarlo. La buona notizia è che puoi diventarlo anche tu.
Obiettivo dell’intervento, tecnica e coinvolgimento emozionale sono i fattori per ottenere successo in un intervento di public speaking. Immagina come potresti sentirti alla fine del tuo intervento dopo l’applauso della platea, convinta e desiderosa di passare all’azione, quell’azione che sai farà la differenza per il tuo progetto.
Una formazione di qualità farà di te uno speaker anche se ritieni di essere timido.
Oratori si diventa!
Gaetano Seminara
Direttore Tecnico OSM Value