Ed è giunto il mese di agosto, il mese che ci porta a riconsiderare le nostre priorità prima dello stacco vacanziero. E via di corsa a chiudere pagamenti, a incassare crediti, a organizzare ferie per i dipendenti, e poi la famiglia, dove la portiamo? Al mare? In montagna? Ma quanto effettivamente riuscirete a separarvi dalle vostre aziende senza andare nel panico? Oppure avete tanta voglia di partire e non tornare più?
In un senso o nell’altro, l’intervista all’uomo OSM VALUE del mese vi offrirà un punto di vista positivo e motivante, qualunque siano i vostri progetti per settembre. Vi presento Marco Perrera il consulente del mese di OSM Value!

D. Ciao Marco, parlaci di te!
R. Mi chiamo Marco Perrera, ho 44 anni suonati, felicemente marito e un ancora più felice padre, una laurea in economia, qualche master e una carriera passata nel controllo di gestione e nel management di diverse aziende.

D. Perché hai scelto il lavoro del consulente?
R. Per rispondere a questa domanda ho bisogno di fare qualche passo indietro, quando ero ancora un giovanotto fresco di laurea ed aziendalista convinto, avevo scelto un percorso abbastanza “inquadrato”. Il desiderio era quello di fare tanta esperienza anche all’estero, per poi impiegarla all’interno delle aziende siciliane. Nel tempo si sono sviluppate molte collaborazioni tecniche con tante aziende, tante situazioni amministrative, più o meno facili da gestire, da controllare, e delle quali assumersi la responsabilità. Nel corso di questa navigazione sono però emersi gli scogli nascosti che, ora, si materializzavano nei limiti di una posizione come la mia sempre sotto il CEO piuttosto che l’amministratore delegato di turno, e ora si materializzavano nel limite dell’ottenere risultato attraverso le persone che all’interno dell’azienda mi collaboravano. E anno dopo anno, azienda dopo azienda, alla fine della fiera il capolinea era sempre lo stesso: un blocco della crescita sia nei risultati che a livello professionale, quindi personale, che sentivo di non potere risolvere con gli strumenti che tradizionalmente le competenze classiche di management mi mettevano a disposizione.
Ho capito che quello che avevo, sebbene fosse fatto di sicurezze e solidità, un po’ come la voce di un bilancio che ti dice quanto un’azienda è capitalizzata, non bastava più, mi sentivo come se avessi un ritorno sugli investimenti basso, o addirittura in perdita.
Quindi, ho scelto di fare il consulente perché ho compreso che la vera crescita è far crescere gli altri, ho scelto questo lavoro perché mi mette di continuo alla prova, mi fa battere il cuore ogni volta che, intuendo il potenziale nascosto nel profondo del mio cliente, esce fuori una forza straordinaria che mi permette di sostenere gli imprenditori ed i loro manager nelle “IMPRESE” eroiche …

D. Quali competenze manageriali sono necessarie per tenere un’azienda in uno stato di salute ottimale?
R. Tenere i conti in ordine è fondamentale, quindi sicuramente serve conservare quelle buone competenze nel controllo di gestione, che permettono di allocare correttamente i budget, di misurare le cose, di vedere se crescono e come crescono e di apportare le giuste modifiche in corsa e dove serve. E’ impegnativo, soprattutto perchè per ottenere ciò ho scelto la strada di tenere in ordine ed aiutare a crescere le persone che questi conti dovevano tenere in ordine.

D. Qual è la tua specialità? E come questa aiuta le aziende che incontri?
R. Vent’anni di sfide professionali ed un grande obiettivo: allenare uomini e donne di successo che si riappropriano del loro tempo e che creano la prosperità. Ho conosciuto tanti imprenditori, dirigenti, manager in questi anni e la cosa che spesso ho notato, che li accomunava tutti era il loro rapporto con l’azienda, una relazione che ne i periodi più bui diventava un po’ insana fino a farli sentire prigionieri in gabbia. Situazioni spesso difficili che non presuppongono apparentemente vie di uscita… se non la vendita dell’azienda stessa.
Vuoi proprio sapere come aiuto i miei clienti?
Sono un soggetto terzo, un super partes che li aiuta a vedere le cose in maniera diversa, cerco di metterli a contatto con il loro stato emozionale, fondamentale per qualsiasi azione positiva di cambiamento e trasformazione. Poi, insieme a loro, osservo le loro aziende, suggerendo spesso dove guardare, perchè i punti di osservazione non efficienti portano ad un dispendio energetico e di tempo immane.
Io alleno gli imprenditori ed i loro manager ad ottimizzare le attività nel minor tempo possibile, in modo che il tempo guadagnato venga investito in attività di sviluppo e di formazione, oppure in famiglia, o con gli amici, o in una qualsiasi altra attività che produca la crescita personale.
Mi piace pensare al mio lavoro come di colui che crea il tempo, che allena gli uomini e le donne, imprenditori e non, a trovare il loro tempo e a difenderlo con tutte le forze, riconoscendone la preziosità, e considerandolo il pilastro fondamentale sul quale poggiano sia la nostra voglia di fare, sia la nostra gratificazione in termini di uomini e donne, completi ed equilibrati, che riescono ad incidere sul mondo che hanno intorno.
Spero che l’intervista vi sia piaciuta, che abbia contribuito ad accendere in voi la fiamma della volontà di cambiare e trasformare tutto ciò che è difficile guardare davvero.
Buona estate a tutti!

Marika La Mantia
Consulenti OSM Value

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